Sos furti nelle campagne toscane. L’ultimo campanello di allarme arriva dai vivai pistoiesi dove nelle scorse settimane sono stati rubati migliaia di euro di esemplari di photinie, aceri, cipressini ma anche ruscus.

Non solo gasolio, motozappe attrezzature, rame e persino trattori, tra i furti in crescita ci sono quelli nelle stalle con 41 capi tra ovini e caprini rubati nel 2021 secondo le statistiche dell’anagrafe zootecnica. E’ quanto emerge da un monitoraggio di Coldiretti Toscana in seguito all’escalation di furti nel pistoiese e nel pesciatino delle ultime settimane. “Non si tratta però sempre di semplici ladri di polli poiché, come accaduto nei vivai pistoiesi, spesso si assiste a veri e propri raid di professionisti. – spiega Coldiretti Toscana – I ladri si stanno concentrando sulla photinie, aceri, cipressini e più in generale verso piccole piante facili da estirpare dal terreno, o quelle in piccoli vasi, che non hanno completato il loro ciclo in vivaio e che possono essere rivendute facilmente”. Episodi analoghi hanno interessato, anche recentemente anche zona di Pescia e della Versilia. Obiettivo le aziende floricole.

Un fenomeno che – continua Coldiretti Toscana – tende ad amplificarsi anche per la situazione di disagio in cui si trova una fetta crescente della popolazione per la mancanza di opportunità di lavoro  e che aggrava la situazione di difficoltà in cui si trova il settore agricolo alle prese con l’esplosione dei costi di produzione che mettono a rischio la sopravvivenza di una impresa su dieci secondo l’indagine Crea. Coldiretti invita le aziende agricola a denunciare per accendere i riflettori su una problematica che va ben oltre il furto per necessità ed avere fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine fornendo loro ogni utile informazione anche su movimenti sospetti di mezzi e persone.


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